Non esiste una soglia, ovvero un limite entro il quale l’alcol possa essere consumato senza rischi per la salute; infatti dell’etanolo, potente psicoattivo e certamente cancerogeno, non è possibile stabilire una quantità minima raccomandabile, ammissibile o sicura. D’altronde, un consumo moderato di certe bevande alcoliche può offrire alcuni vantaggi per la salute. Innanzitutto, in quantità moderate, l’alcol ha un effetto benefico sui processi digestivi (funzioni aperitive), perché stimola l’appetito e prepara lo stomaco ad accogliere e digerire il cibo. L’alcol sembra avere anche un effetto antinfiammatorio, dal momento che nei bevitori moderati si riscontrano livelli di proteina-C reattiva (marker della risposta infiammatoria) inferiori alla media.Inoltre, l’alcol ha un significato conviviale e facilita la socializzazione. Oggi più che mai “la bevuta” rimpiazza quella che un tempo era “la mangiata”, assumendo un ruolo di ritrovo e di condivisione. Tuttavia, il momento di maggior consumo alcolico è l’aperitivo serale, collocato a un orario sempre più avanzato, che si sta progressivamente fondendo con la cena (aperi-cena). Questa evoluzione è in realtà una regressione; pur aumentando il tempo dedicato alle pubbliche relazioni (a discapito di quello trascorso in famiglia), favorisce l’eccesso di bevande alcoliche. Eccedere con gli alcolici ha però, com’è noto, anche delle conseguenze negative sia nell’immediato che sul lungo periodo. Quelli che si sperimentano da subito, variano notevolmente da persona a persona perché dipendono dalla concentrazione di alcol raggiunta nel sangue. Infatti, dopo un’iniziale euforia e perdita dei freni inibitori si va progressivamente incontro a riduzione della visione laterale (visione a tunnel), perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione. La maggior parte degli incidenti stradali è causata dal consumo eccessivo di alcol e dalla conseguente guida in stato di ebbrezza. In questo modo, l’abuso di sostanze alcoliche non provoca danni solo alla persona interessata ma anche ad altri. I danni dell’abuso cronico di alcol non si fermano allo stato di ebbrezza nella fase acuta. L’assunzione prolungata e costante di alcol può provocare uno stato di dipendenza fisica e psichica ed è causa di circa 60 diverse malattie che colpiscono in prevalenza l’apparato digerente, il sistema cardiovascolare e l’apparato riproduttivo. Una problematica sempre più diffusa è il consumo/abuso di sostanze alcoliche tra i minorenni. Questo si può rivelare più dannoso a causa della mancanza della completa capacità di metabolizzare l’alcol e della maturità necessaria a gestire responsabilmente una bevanda alcolica. Si è cercato di debellare questo fenomeno attraverso leggi che proibivano la somministrazione di alcol ai minorenni ma ciò si rivela spesso inefficace, soprattutto in alcuni contesti quali possono essere le discoteche e i locali notturni. In conclusione, è importante conoscere i rischi dell’assunzione delle sostanze alcoliche e sensibilizzare adulti e giovani a riguardo ricordando che l’alcol è un piacere e non una necessità.
Martina Bagni, Tommaso Baraldi, Francesco Cavallini, Cecilia Cavicchioli, Maria Vittoria Coroli, Gaia Aurora Frescura, Elisa Frignani, Paola Frignani, Elena Govoni, Martina Grimandi, Gabriel Guidetti, Laura Magelli, Alessandra Morandi, Francesca Morandi, Greta Pianon, Ilaria Ramirez Amarilla, Sabrina Rossi, Eugenio Rovatti e Maria Vittoria Sitti, Giulia Morandi e Filippo Rutigliano